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"Il delitto dell'accademico Silvestro Bonnard": un mondo di libri e di eruditi immersi nei libri, per i quali il richiamo letterario assume la consistenza di una realtà insieme quotidiana e fantastica. Anatole France fa di se stesso un personaggio vivo e scintillante, mettendosi al centro di un'autobiografia romanzata che unisce il pregio dell'autenticità, della testimonianza di prima mano, a quello della più felice ed estrosa invenzione. "I cultori di vecchi libri" e "La mia Repubblica": introdotta da un'ironica tipologia dei venditori e acquirenti di libri, l'avventurosa ricerca di un antico e prezioso volume sottratto dallo scaffale di un bibliofilo, all'indomani della caduta di Robespierre, offre l'occasione per spassosi equivoci e arguti giochi di parole sulla cronaca politica di quegli anni, da leggersi, magari, con un occhio rivolto alle tormentate vicende della "nostra repubblica".