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La situazione di crisi dell'Italia è sotto gli occhi di tutti e lo Stato si affanna a cercare 750 miliardi di euro ogni anno a fini di bilancio. Nel suo saggio Ugo Busatti, da esperto di economia e di legge, accompagna il lettore fra i segreti del bilancio dello Stato, svelandogli arcani ancora poco conosciuti dal pubblico. Busatti analizza la composizione della spesa pubblica, con una spiegazione delle entrate e delle spese, e dei relativi bagni di sangue che condizionano la ripresa. Quindi propone, basandosi su cifre o su concetti, una visione diversa dello Stato, oggi percepito come principale nemico. E si chiede: perché, anziché 750 miliardi, che non ci possiamo permettere, non ne raccogliamo solo 600? L'autore spiega come: abbattendo il costo del lavoro, incrementando gli stipendi, diminuendo l'evasione con soli pagamenti elettronici, senza contanti, ecc. Con i 600 miliardi si potrà ristrutturare il sistema sanitario (prevenzione con check up obbligatori per abbassare la necessità di cure ospedaliere), quello pensionistico (oggi di 16 milioni di pensionati 8 costano 50 miliardi e 8 costano 220 miliardi), con la trasformazione da sistema previdenziale a prelievo fiscale, a sistema capace di dare a tutti i cittadini italiani a una certa età un assegno uguale per tutti, di mille euro mensili, lasciando al privato la possibilità di farsi nel corso della vita lavorativa una pensione integrativa.