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Questo saggio rappresenta il primo studio organico in Italia - e non solo - su Jerry Goldsmith (1929-2004), "film composer" emblematico dello scrivere musica applicata al mezzo cinematografico (ma anche televisivo e radiofonico) nella seconda metà del XX secolo. Valente direttore d'orchestra, oltre a dirigere moltissime sue partiture ha anche valorizzato il lavoro di alcuni colleghi, in particolare Alex North, ed è stato spesso alla guida di compagini di assoluto rilievo, prima tra tutti la London Symphony Orchestra. La sua personalità è inquadrata all'interno del sistema di produzione in cui ha lavorato per quasi mezzo secolo, collaborando con registi di peso come John Huston, John Frankenh Franklin J. Schaffner, Roman Polanski, Joe Dante, Richard Donner, Paul Verhoeven e decine d'altri, rimanendo sotto contratto con i maggiori Studi di Hollywood, in particolare Universal e 20th Century-Fox. Molte volte candidato agli Oscar, ne ha vinto uno, nel 1976, per la colonna sonora di "The Omen" di Richard Donner. Il libro prende in esame alcuni aspetti della composizione musicale per il cinema (l'orchestrazione, la collaborazione coi registi) in relazione a film quali "Planet of the Apes", "Patton", "Chinatown", "The Wind and the Lion", "The Omen", "Logan's Run", "Alien", "Star Trek: The Motion Picture", "Poltergeist", "Gremlins", "Legend", "Total Recall", "Basic Instinct", L.A. Confidential", "Hollow Man". In appendice: una panoramica sul fenomeno delle "rejected scores" e il catalogo delle opere del compositore.