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Se l'Ottocento resterà impresso per il ciclone napoleonico che lo ha aperto, per le rivolte contro gli imperi plurinazionali, per la formazione degli Stati nazionali, per lo sviluppo delle idee marxiste e anarchiche che influenzeranno tutto il Novecento, quest'ultimo, il "secolo breve", potrà configurarsi come il secolo dei fallimenti delle ideologie che l'hanno fatta da padrone, il comunismo e il nazifascismo. Come meglio può essere interpretato un periodo così ricco di avvenimenti e di svolte come il Novecento? Esso può essere guardato come "il secolo delle disillusioni", quello che ha registrato il maggior numero di tentativi di sovvertire in maniera radicale la tradizione e l'ordine esistente, toccando in profondità tutte le manifestazioni umane: quindi non solo la politica, ma anche e in primo luogo la scienza, l'arte e il pensiero. L'utilità dunque di questo libro va vista nel suo complessivo sguardo su aspetti singoli legati alle vicende di alcuni paesi europei e asiatici che hanno vissuto le loro riforme e le loro guerre civili secondo schemi e stili propri della mentalità e delle tradizioni politiche di ciascun popolo.