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Quando nel 1979 esce "Il mistero della cripta stregata", il libro di Eduardo Mendoza che inaugura la tetralogia su Ceferino, il detective senza nome rinchiuso in manicomio, lo scrittore catalano dimostra al grande pubblico di essere una delle penne contemporanee più raffinate e sagaci, tanto da coniare un nuovo stile letterario che mixa il genere giallo con il parodico. Attraverso le grottesche avventure di questo improvvisato detective, Mendoza racconta oltre 30 anni di storia di Spagna sempre prestando un occhio di riguardo alla sua città natale: Barcellona, della quale ne descrive in modo eccezionale l'evoluzione sia dal punto di vista sociale che urbanistica. Quattro libri, quindi, che diventano vera e propria testimonianza di uno dei periodi più delicati della storia spagnola e che traghettano il lettore dalla caduta del franchismo (Il mistero della cripta stregata), al periodo post-transizione democratica (Il labirinto delle olive), alle olimpiadi di Barcellona del 1992 (Il tempio delle signore) sino ad arrivare al 2013, quando la crisi economica imperante distrugge sogni e certezze.