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Tutti noi siamo stati almeno una volta Coluccio, Samanta e Carlo. Perché tutti abbiamo sofferto per amore, per la precarietà che ci spaventava o per raggiungere obiettivi apparentemente troppo distanti. In "Le rose di Eusebia" una Buti inedita e nostalgica diventa scenario di tre storie di vita alle prese con la complessità e la poliedricità che caratterizza ogni esistenza umana, storie che improvvisamente si intrecciano oltre le barriere del tempo, come a ricordarci quanto esso sia una mera condizione soggettiva. La speranza dell'autore è quella di aver sviluppato un messaggio di ottimismo, sapendo che nell'imprevedibilità della vita le cose accadono per un motivo, e che, se ci crediamo, il nostro vero valore verrà riconosciuto. Lasciamo alla nostra esistenza la possibilità di restituirci le opportunità che ci meritiamo. Samanta, Carlo e Coluccio cercano le loro opportunità, ai lettori scoprire il risultato della loro ricerca.