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L'autore traccia una riflessione sul potere della mente, una forma di energia rinnovabile che può consentirci di rimettere in gioco la nostra vita, sviluppare potenzialità sopite e creare infine il mondo che desideriamo. La forza del discorso di Shiratori si fonda su una lettura della realtà tipicamente giapponese - la consapevolezza di una natura effimera ma potente, come un ciliegio in fiore - filtrata attraverso uno sguardo illuministico di stampo occidentale. Nel suo pensiero non trovano spazio né il languore del mono no aware ("sentimento delle cose") né la rassegnazione dello shikata ga nai ("non c'è nulla da fare"), caratteristici della mentalità nipponica, rispettosa di un ordine rigoroso e gerarchico: c'è invece lo sprone all'azione, al superamento dei limiti imposti dalla società, alla costruzione di un'esistenza prospera e gratificante...