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La complessità di una società è un arricchimento ma viene spesso vissuta come una minaccia. Da qui tante forme di discriminazione o esclusione. L'emigrazione Sud-Nord degli ultimi anni ha diffuso un'immagine impropria di un fenomeno che ha origini lontane. Scopo di questo volume è di presentare un inquadramento storico e globale, risalendo alle radici e studiando alcuni processi in cui la formazione della nazione ha dovuto confrontarsi con la presenza di comunità diverse per appartenenza geografica, culturale o religiosa ma anche per professione o ruolo sociale. In alcuni casi esse cercano l'integrazione nella nuova sede, in altre difendono la propria identità e vivono chiuse in se stesse. Come epicentro del volume c'è l'Asia sia come teatro di tante esperienze miste che come terra d'origine di minoranze che hanno cercato la fortuna o sono state trapiantate altrove, qui con una preferenza per l'Africa. Ebrei e armeni sono studiati anche per l'eccezionalità della loro epopea nel tempo e nello spazio. L'attualità ricompare attraverso l'importanza acquisita dalle rimesse degli emigrati verso le famiglie e i paesi natali, che hanno ormai soverchiato gli altri flussi finanziari compreso l'aiuto allo sviluppo.