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Nella seconda metà del Quattrocento la Repubblica di Venezia era uno degli stati più potenti ed estesi d'Italia: la sua Terraferma comprendeva città e distretti tra i più ricchi, vivaci e popolosi della pianura padana e delle Alpi. Questi territori sono descritti con freschezza nel testo qui riproposto: un diario di viaggio che un testimone d'eccezione, il diciottenne Marino Sanudo (in seguito fra i maggiori storici e cronisti del suo tempo), redasse in volgare nel 1483-1484, dopo aver accompagnato un gruppo di alti magistrati veneziani nel loro tour d'ispezione della Terraferma (inclusa l'Istria) per accogliere le richieste di appello dei sudditi. Si tratta di una testimonianza di particolare interesse non solo storico, ma anche culturale e linguistico: una manifestazione importante della "civiltà" veneziana colta in uno dei momenti più significativi della sua storia. Il volume comprende una serie di saggi introduttivi e il testo critico dell'"Itinerario" accompagnato da un commento di G. M. Varanini. Contributi di A. Buonopane, A. Ciaralli, M. Knapton, J. E. Law, G. M. Varanini.