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"Questo non è un altro libro su Picasso: è il libro di Picasso, pensato, raccontato, scritto da Picasso. Mario De Micheli, che lo ha curato, ha infatti riunito in esso tutte le poesie che Picasso è andato scrivendo, soprattutto intorno al '35, e la commedia Il desiderio preso per la coda, che scrisse nel '41 e che nel '44 ebbe interpreti eccezionali quali Queneau, Sartre, Simone de Beauvoir; ha quindi raccolto le dichiarazioni, le professioni di fede, le lettere, le interviste fondamentali in cui si esprime nel modo più esplicito e immediato il mondo ideale di Picasso, la sua visione umana, politica, estetica; ha infine riunito gli insostituibili colloqui con Kahnweiler, l'amico e il mercante che fu a fianco di Picasso fin dagli anni eroici del primo cubismo. Ne è nata così un'opera per molti aspetti straordinaria, in cui la vitalità e la genialità di Picasso si manifestano ora in un gioco crepitante di immagini, ora nella battuta mordente, quasi epigrammatica, ora nello scatto fulminante di un'intuizione critica, nella spregiudicata allegria di un improvviso paradosso. Questo libro risulta illuminante anche per quanto riguarda l'arte di Picasso. Scoprendoci certi meccanismi interiori della sua psicologia, rivelandoci il funzionamento del suo mondo fantastico, la genesi e il processo associativo e dissociativo per cui egli giunge a dare corpo e fisionomia alle sue immagini, ci scopre anche per tanta parte l'origine, il formarsi e lo strutturarsi dei suoi modi figurativi. Quel che Picasso pensa di Michelangelo o di Rubens, di Van Gogh o di Cézanne, del Rinascimento o del cubismo; quel che dice dei suoi quadri, delle Demoiselles d'Avignon o di Guernica; i suoi giudizi su Franco e sulla guerra di Spagna o sull'impegno dell'artista contemporaneo ci consentono di avere di lui, dell'uomo e dell'artista, un'idea completa e sicura."