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"La Rivoluzione russa del 1917 colse di sorpresa i contemporanei: «Un fulmine a ciel sereno», la definì all'inizio, a febbraio, un uomo politico. Lo sciopero che allora fu proclamato a Pietrogrado sembrava un fatto ordinario e, in un certo senso, lo era; ma carico di una potenzialità esplosiva che pochi seppero vedere. La rivolta fu la scintilla che appiccò l'incendio. A cogliere quell'occasione fu un rivoluzionario di professione come Lenin: non un fanatico scatenato, ma una mente diabolicamente lucida che seppe dominare il caos e con fredda e ferma determinazione impose il suo ordine nuovo, più assoluto di quello zarista distrutto. Quando la ribellione diventa rivoluzione, tutto il mondo viene travolto come da una catastrofe, che però non ha l'inconscia spontaneità dei fenomeni di natura, ma è storia, evento umano fatto di illusione e inganno, istinto e calcolo, entusiasmo e dolore, come le vicende narrate in questo romanzo, Rivolta, di Rino Tringale. La storia della rivoluzione è fatta delle vicende particolari che hanno intessuto questo evento epocale, iniziato tra febbraio e ottobre cento anni or sono e ormai consegnato agli archivi del passato, delle tragedie che hanno scandito il suo corso, dei destini dei protagonisti e delle vittime, della sua marcia inesorabile." (Olga Strada)