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"Venivano avanti, Peppino Ballinari e suo padre, per la via Molinetto alle cinque di mattina, diretti alla stazione. Era appena chiaro e una luce diffusa e senza ombre, ben nota a Peppino che a quell'ora era rincasato tante volte dopo le nottate di gioco, annunciava una serena giornata d'autunno. I merli che passavano chioccolando dalla villa Hurlimann alla villa Triacca, grossi come corvi, avevano l'aria di essere, più che stanziali, addirittura di casa in quella strada quasi campestre; mentre Peppino, che in quella strada abitava e in quel paese era nato, se ne andava lontano forse per sempre...". Così inizia "Il 28 ottobre", un racconto, ad oggi inedito, di rara intensità, che Piero Chiara scrisse tra il 1961 e il 1963, e che, nel 1964, avrebbe dato il nucleo centrale - "l'episodio della Ines" - alla seconda edizione del "Piatto piange" e, nel 1981, la descrizione del viaggio del protagonista alla volta di Venezia al romanzo "Vedrò Singapore?". Un racconto di straordinaria bellezza narrativa, che oltre tutto fa da cerniera tra due momenti fondamentali dell'attività letteraria di Chiara: il romanzo d'esordio e quello della maturità.