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Come un lunario che accompagna il ciclo dell'anno, così sono le poesie scritte in queste pagine. Di mese in mese, seguendo le stagioni e partendo da ottobre, quando un tempo cominciala la scuola, e da dove inizia il diario di Enrico nel libro Cuore, s'aprono le immagini dell'anima in poesia. Traccia di lettura sono le parole di De Amicis che si snodano seguite da poesie prima semplici e lucenti imparate nei primi anni di scuola e poi, via via, di tema più complesso. Di certo Pascoli prima e Leopardi poi, delle cui opere conserviamo un segno indelebile nella nostra memoria, sono stati i compositori di frasi-ponte fra l'infanzia e l'adolescenza: dal nostro attraversare la gioia dell'essere bimbi fino ai primi passi fra la sorpresa inquieta di giovani in crescita verso l'età adulta. E cosi, nel procedere del mese, si affacciano sulle pagine autori che descrivono o prevedono il mondo dei grandi con parole soffuse di aspettative e di valori dell'uomo cosciente di sé, pronto a conoscere e a interagire con la società. Brani che giungono da una storia lontana di letterati capaci di fissare il gusto della vita in poetiche osservazioni che ancora ci paiono uguali, ora come allora, in densità di desideri e bellezza di speranze. Per ospitare tutto il cuore della poesia vi lasciamo appoggiate all'ultima pagina del mese alcune righe di romanze e serenate antiche, perché a volte la parola poetica cerca le note della musica per attraversare non solo il cuore ma finanche la pelle sensibile e cadenzare le emozioni tra commozione e rimpianto. Come un quaderno, che ha come copertina le frasi di Cuore e un aria musicale, tiene all'interno traccia della propria storia nelle strofe di una poesia, cosi la lettura vi sia ricordo che ricresce e sia il sereno sulla vostra stagione presente.