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«Questo Libro è un mezzo per far sapere ai nostri figli, e poi ai loro, che su questa terra ha camminato il passo di Angelo Conti. E che quel passo andava in una direzione precisa, per delle precise ragioni che il cuore conosce e che La ragione costruisce. Pontarolo e disoccupato, autore e suonatore. Poeta della vita. Comunista, nel senso più alto e profondo che si possa dare a questa parola. Conosciuto da migliaia, amico di molti, fratello di più di qualcuno. Estraneo alla maggioranza, come accade agli esseri rari. Unico. Soprattutto per quella sua volenterosa incapacità di concedersi il minimo di ipocrisia necessaria a vivere in questo mondo e in questi anni. Quasi povero, per Llnghi tratti. Per gli altri, in canna. Ma fiero e felice. «Il rancio è abbondante e il morale della truppa è alto», mi disse sorseggiando un passato di verdura accompagnato da un bicchiere d'acqua. Me lo disse ridendo, nell'estate del 2018, a casa sua. Nella busta dell'Ospedale una diagnosi che avrebbe fatto piangere chiunque...».