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La Lunga Marcia non fu soltanto l'epopea capace di portare l'Armata Rossa cinese dal baratro dell'annientamento alla vittoria rivoluzionaria, ma anche quella storia di lunga durata attraverso la quale, il Partito comunista, a partire da esordi caratterizzati da enormi difficoltà e terribili persecuzioni, riuscì a diventare una forza capace di estendere la sua egemonia su un territorio sterminato, a recuperare una sovranità popolare caduta nelle mani delle grandi potenze imperialiste e, al culmine di decenni di lotte sanguinose, a trasformare una regione feudale nella grande Repubblica Popolare Cinese. Al tempo stesso, fin dagli esordi, pesantemente condizionati dall'influenza dell'Unione Sovietica di Stalin, lo sviluppo del comunismo cinese fu costretto a pagare un pesante dazio a spinte capaci di contrassegnarne la futura evoluzione e che, analizzate nella situazione odierna, contribuiscono a spiegare la degenerazione di ciò che appare difficile descrivere ancora nei termini di uno «stato operaio». Nella pur vasta letteratura dedicata al gigante asiatico, quello di Aldo Bronzo si configura come l'unico tentativo sistematico di delineare un quadro organico e completo: una storia critica non soltanto degli eventi che si conclusero nel 1949 con la presa del potere dei comunisti, ma del complesso percorso che consegna ai giorni nostri i frutti di quella gigantesca esperienza di guerra, propaganda, repressione popolare e scontri spesso fratricidi che è stata e continua a essere l'esperienza del comunismo in Cina. Aldo Bronzo Nato a Napoli nel 1938. Allievo di Libero Villone, ha dedicato lunghi decenni di studio alla storia del movimento operaio e, in modo particolare, all'analisi del fenomeno staliniano. Tra le sue opere, oltre a Le ombre del drago. Storia della burocrazia in Urss (1977).