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Per grazia di Sua Maestà fui liberato riproduce il testo di un'iscrizione rinvenuta nelle antiche carceri del castello di Lecce durante i lavori di restauro e di valorizzazione eseguiti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce. L'iscrizione si accompagna a centinaia di altre, lasciateci da quanti - meno fortunati, lì rimasero più a lungo reclusi e forse morirono, come lo stesso Gian Giacomo dell'Acaya, architetto e ingegnere militare autore dei lavori di ampliamento del castello, che in quelle carceri morì nel dicembre del 1570. Questo libro illustra e documenta i recenti lavori di restauro e valorizzazione delle carceri, occasione per una approfondita riflessione sullo stato delle conoscenze del sistema carcerario dell'antica Terra d'Otranto, e tenta infine di ricostruire in un racconto per immagini le vicende di quei detenuti che lì furono reclusi in un arco temporale compreso tra la fine del XV e il periodo preunitario, proponendo anche documenti inediti.