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Hanno tolto i camici e preso la penna. Almeno per un giorno. Fuori dalle terapie intensive, dai pronto soccorso, dai laboratori, dai reparti infettivi e dagli obitori, i medici hanno scelto di raccontare in prima persona l'emergenza Covid19. Vissuta in prima linea. Gli operatori sanitari, tra i pochi a uscire di casa durante il lockdown, sono stati i protagonisti di un'inedita sfida: a un virus sconosciuto e a una malattia senza precedenti. L'hanno affrontata mettendo in campo intuito clinico, senso critico, studi scientifici. E tanta umanità. Non hanno solo curato, ma si sono presi cura. Tentando, a dispetto di ogni quarantena, di colmare le distanze. Con tablet e telefonini predisposti per le videochiamate, infatti, hanno provato ad alleviare la solitudine dei pazienti costretti in isolamento e lontani dai propri cari. Bardati dentro scafandri e coperti da caschi, visiere e mascherine, i medici sono rimasti in corsia. È qui, all'interno dei reparti Covid del Policlinico di Bari, che sono stati immortalati dagli scatti del fotografo Christian Mantuano. Il libro è una raccolta di testimonianze e di immagini dei giorni a contatto con il virus.