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Parma è oggi considerata la capitale europea del cibo, ma già nel millecinquecento Merlin Cocai (Teofilo Folengo) scriveva: "... Ci sono costiere fatte di burro tenero e fresco, e sopra cento paioli fumano fino alle nubi, colmi di tortelli, di gnocchi e tagliatelle. Le Ninfe stanno sul cocuzzolo di un'alta montagna e senza sosta grattano formaggio su grattuge forate. Con grande zelo altre si danno a impastare teneri gnocchi che rotolano in frotta giù per il formaggio grattato e dal ciuffo del monte si voltolano fino in fondo, diventando grassi come botti panciute".