Tab Article
Negli ultimi trent'anni, grazie ai numerosi contributi della ricerca scientifica e al perfezionamento delle tecniche di indagine diagnostica, i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), costituiscono un'area di forte interesse clinico che ha permesso di rendere concreto un importante avanzamento delle conoscenze sulle dinamiche degli apprendimenti, il cui esito teorico e pratico si riflettono fortemente nello sviluppo di innovativi impulsi educativi e nell'esercizio di una più efficace azione della Scuola. In effetti, la definizione stessa di Disturbo Specifico dell'Apprendimento rappresenta il punto di convergenza di vari approcci teorici di riferimento sui meccanismi e sui processi di apprendimento. Approcci che prendono il via nella prima metà del XX secolo, con il cosiddetto Comportamentismo che mirava a studiare il comportamento umano secondo la prospettiva del «comportamento osservabile». Uno studio che basato sul paradigma «stimolo-risposta» chiamava in causa le funzioni e i processi mentali, ad esempio, percezione e pensiero. Con tale ottica erano trascurati gli aspetti più soggettivi dell'esperienza come i sentimenti, le emozioni, le attese, le motivazioni sia consce sia inconsce. Prefazione di Annamaria Curatola.