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L'inclusione scolastica degli studenti con difficoltà, a più di trent'anni dall'entrata in vigore della legge n. 517/1977, si presenta oggi come un processo ancora in evoluzione. Occorre riconoscere, tuttavia, che tale processo ha apportato profonde innovazioni nel sistema di istruzione italiano. La scuola rappresenta un luogo privilegiato di crescita non solo personale ma anche sociale, pertanto, la prospettiva dell'inclusione esige una pedagogia basata sulla promozione delle potenzialità personali. L'inclusione, inoltre, non si basa solo su un adattamento contestuale o ambientale ma richiede una prospettiva di reciprocità e necessita di un ripensamento della stessa struttura scolastica e della sua organizzazione. A tal proposito, l'uso dell'ICF (OMS) in ambito educativo offre un quadro di riferimento teorico indispensabile per tutti coloro che operano sul campo. Partendo da tali considerazioni, l'obiettivo del presente lavoro è quello di operare un'analisi sull'evoluzione dei processi inclusivi nel sistema scolastico italiano ed offrire spunti operativi per tutti coloro che, a seconda dei diversi ruoli e delle diverse professionalità, sono coinvolti nei processi di inclusione.