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Gli Europei "visti da lontano" hanno contribuito alla formazione dell'identità americana tanto quanto quelli approdati nel Nuovo Mondo. Spesso disprezzati, sottilmente temuti, ammirati per le loro tradizioni culturali ma anche percepiti come una fastidiosa controparte, componevano un'immagine di Europa che ha ossessionato il pensiero, soprattutto educativo, del primo secolo della nazione americana. In una serie di saggi, studiosi italiani e stranieri propongono le proprie letture sul tema. La riflessione conclusiva, affidata a Francesco Mattei e Benedetto Vertecchi, tira le somme su come e perché un'America "vista da lontano" condizioni le prassi educative di oggi, e su quanto la cultura pedagogica del Vecchio Mondo possa ancora farsi valere in questo complicato scacchiere.