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Le "condizioni di possibilità" di una ricerca che possa qualificarsi come scientifica nell'ambito di fatti e fenomeni di natura educativa (e quindi di quella che possiamo in senso lato definire come pedagogia scientifica) si fondano su alcuni presupposti di ordine epistemologico e su alcune regole e procedure metodologiche generali (dalla formulazione di ipotesi all'elaborazione di disegni sperimentali o pre- o quasi-sperimentali, al campionamento, all'allestimento ed impiego di strumenti di rilevazione e organizzazione dei dati, fino all'elaborazione statistica di questi ultimi e all'interpretazione dei risultati). Questo testo offre una presentazione ed una discussione critica di questo ventaglio di questioni essenziali, che costituiscono la base conoscitiva propedeutica alla formazione delle competenze specialistiche necessarie al ricercatore impegnato in questo campo. La trattazione investe - in una forma piana e fruibile anche e soprattutto da lettori non specialisti o in una fase iniziale della formazione alla ricerca - lo spettro completo degli approcci metodologici di inclinazione empirica, di orientamento tanto quantitativo quanto qualitativo, ormai accreditati nella comunità scientifica e consolidati dalla pratica della ricerca, riconoscendo a tutti, in una qualche misura, diritto di cittadinanza nel dominio della scienza, in relazione alla complessità degli oggetti di indagine e ai diversi stadi di percorsi conoscitivi che seguano la via empirica affrontando lo studio dei fenomeni per tappe progressive. L'esposizione è infatti inquadrata in una prospettiva che mira all'integrazione degli orientamenti e dei metodi, nella direzione di meglio "illuminare" l'oggetto di indagine e corroborare teorie e modelli impiegati per interpretare i fenomeni ed utilizzarne proficuamente le ricadute sulla prassi educativa.