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Al centro di questo piccolo libro c'è il dialogo tra le culture. Un tema quanto mai attuale, se pensiamo ai processi di globalizzazione in corso, alla facilità con cui ci si sposta da un continente all'altro o si comunica attraverso il web, alla migrazione di intere popolazioni. Si parla molto di identità, di valori costitutivi, di integrazione e gli Stati cercano di trovare soluzioni politiche e stabilire regole di convivenza. Ma qual è il modo giusto per affrontare questa situazione? Come si può evitare il conflitto, favorire l'integrazione ed evitare al contempo l'omologazione? L'approccio corretto è, secondo François Jullien, quello che mette al centro la riflessione sulla fecondità, piuttosto che sull'identità, delle diverse culture, concependole e valorizzandole come risorse più che come insieme di valori. È un approccio che mira a esplorare (anziché a sistematizzare) ciò che è vivo e in continua trasformazione, e che si arricchisce nella relazione con quello che gli è estraneo. Da molto tempo ci preoccupiamo dell'esaurimento delle risorse naturali e di preservare la biodiversità del mondo, ma come preservare l'«etnodiversità» nella globalizzazione? François Julien ci indica una possibile via.