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Gli OGM, cioè gli organismi geneticamente modificati, sono da tempo oggetto di un dibattito molto acceso. Da una parte sono schierati gli oppositori a ogni costo (per lo più provenienti dalle fila degli ecologisti intransigenti), dall'altra i sostenitori a spada tratta (fra essi la gran parte degli uomini di scienza). Non c'è dubbio che questi ultimi stanno avendo la meglio, anche grazie ai risultati di diverse ricerche che certificherebbero le virtù senza macchia di tali ritrovati. C'è però un problema, anzi ce n'è più di uno. Innanzitutto non è stata portata una sola prova che dimostri inoppugnabilmente che gli OGM convengano. Poi, sono tanti, troppi, gli effetti negativi che il modello agricolo imposto dagli OGM comporta: in particolare, la monocoltura su vasta scala a scapito della biodiversità, la distruzione dell'agricoltura di sussistenza nel Sud del pianeta, la progressiva perdita del sapere ancestrale sulla selezione delle varietà di sementi, la dipendenza degli agricoltori dalle ditte che forniscono le sementi geneticamente modificate. Infine, non possiamo neppure essere del tutto certi che alcuni OGM non siano dannosi per la salute dell'uomo. Le ricerche effettuate finora sono insufficienti e per di più sono state finanziate dalle stesse aziende produttrici: il controllato stipendia il controllore. L'unica cosa certa è che gli OGM convengono all'industria che su di essi sta prosperando.