Milano di secolo in secolo. Storia, cronaca, leggenda di De Fraja Frangipane Eugenio - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Milano di secolo in secolo. Storia, cronaca, leggenda

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L'origine della città di Milano si perde nella notte dei tempi ed ascende a quei remoti secoli dai quali non è trapassato segno alcuno. Occorre risalite alla prima età del ferro per aver notizia della formazione di un importante gruppo di popoli storici tra cui i Celti ad Occidente e gli Insubri al Nord, in un vasto territorio che avrebbe avuto Mediolanum come capitale. Dai rapidi cenni storici di quelle epoche lontane, si passa ad approfondire le vicende dell'Impero romano, con il collasso di quest'ultimo. L'autore narra delle affascinanti (e spesso inquietanti) vicende di Piazza Vetra, e si sofferma sulle varie Leggende di martiri e santi legati al territorio milanese (Bernardo, Guglielma la Boema e molti altri). Non mancano richiami alle cruente epurazioni dell'Inquisizione, tra roghi degli inquisiti e forche dei condannati. Gli eventi storici proseguono con i Visconti che, nel 1386, fecero partire la costruzione di una delle più belle chiese d'Italia: Il Duomo di Milano. Dopo i Visconti, l'onore e l'onere dell'imponente costruzione passò agli Sforza; è grazie a loro che nel 1456 nacque anche l'Ospedale Maggiore, la Cà Granda. Tra le opere architettoniche che rendono grande la città di Milano - come il Castello, la Galleria e i vari Teatri sorti in città - anche il Palazzo Marino, il cui ideatore e proprietario fu il Duca Tomaso Marino, che conobbe grande potenza e ugual sfortuna; quest'ultima lo costrinse ad subire l'esproprio del Palazzo e ad abbandonare i suoi sogni di grandezza. Avvicinandosi ad epoche più recenti, l'autore si sofferma sulla rivoluzione industriale che ebbe, a Milano, pionieri illustri come Carlo Cattaneo, Giuseppe Colombo, Francesco Brioschi ed Eugenio Villoresi, che incisero in modo determinante sullo sviluppo sociale ed economico della Lombardia e dell'intera Italia. L'autore sviluppa il racconto di Milano con l'arrivo dei "nuovi barbari" e i loro sessanta bombardamenti (1943) che rasero al suolo un'area di circa 3 milioni di mq, con 250.000 abitazioni colpite o distrutte.

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