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«In due decenni di insegnamento sono stata testimone più e più volte del potere che ha lo yoga di modificare schemi di comportamento apparentemente inamovibili e di risvegliare il corpo, la mente e il cuore a nuove possibilità. Non importa chi siamo o per quanto tempo ci siamo trincerati in comportamenti autodistruttivi: la pratica quotidiana dello yoga ha il potere di metterci di fronte alla nostra fondamentale bontà innata e a quella degli altri. Riscoprire chi siamo in realtà nel nostro nucleo ci spiana la strada a fare esperienza della connessione con gli altri al livello più elementare. Questa capacità di connessione è al cuore della pratica detta yoga. Vivere in uno stato di unione non è un concetto esoterico né una qualche indefinita sfera superiore a cui possono aspirare solo persone di grandissima intelligenza: è l'apertura di un cuore, che rende capaci di provare tenerezza, gioia e dolore senza reprimerli. E l'apertura della mente a una consapevolezza che abbraccia invece di escludere; è il riconoscimento, immediato e spiazzante, della nostra fondamentale uguaglianza. È la pratica di osservare con chiarezza, ascoltare con udito fine e rispondere al momento presente con tutta l'empatia di cui siamo capaci. Ed è un tornare a casa con il corpo e nel corpo, perché è soltanto nel corpo che possiamo fare tutte queste cose.