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La notte in cui Hitler si sbarazzò una volta per tutte dei suoi nemici e oppositori politici ha rappresentato il momento decisivo per la sua presa di potere ed è stato l'atto finale di una campagna di terrore e disordine abilmente orchestrata e gestita, che vedeva protagonisti gli squadroni delle SA. Proprio i vertici di quest'ultime furono i primi bersagli del futuro Führer nell'epurazione conosciuta come "notte dei lunghi coltelli", durante la quale Hitler in persona arrestò il loro capo, Ernst Röhm (già accusato di omosessualità), e lo fece giustiziare in cella. Dopo la notte del 30 giugno 1934 la Germania e poi il mondo intero non furono più gli stessi.