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La Resistenza al nazifascismo ha attraversato tutta l'Europa con slancio, determinazione e sacrificio. Questo libro racconta della Resistenza jugoslava e della battaglia della Sutjeska, che rappresenta una delle pagine più significative di quella lotta, e che ha come narratore uno storico e un militare che ne è stato anche il protagonista, l'inglese Frederick William Deakin, paracadutato in Montenegro per volontà del suo amico Winston Churchill. Ufficiale di collegamento tra il governo britannico e i partigiani comunisti, Deakin giorno dopo giorno, battaglia dopo battaglia, scopre un'autentica guerra di popolo che, senza altra scelta che la via delle armi, si batte per il conseguimento della piena liberazione nazionale. Quando nella primavera del '43 Deakin arriva tra i partigiani, la situazione è particolarmente difficile: lasciata la Bosnia dopo la quarta offensiva nazifascista, anche in Montenegro i partigiani sono nuovamente accerchiati, stretti nelle Alpi Dinariche sul monte Durmitor, la montagna più alta che dà il titolo a questo libro. Per i partigiani è necessario aprirsi un varco per poter raggiungere nuovamente la Bosnia e così ha luogo una delle più cruente ed epiche battaglie del secondo conflitto mondiale: la battaglia del fiume Sutjeska, in cui i partigiani riusciranno a ripiegare tra i boschi di betulle e Deakin e Tito cementeranno un'amicizia già cresciuta nel corso dei giorni. Prefazione di Davide Rossi.