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Giacobino integerrimo e "amico del popolo", Marat è stato spesso dipinto da parte della critica storiografica come figura ambigua per le responsabilità che gli sono state attribuite, seppure la sua popolarità fu grande quando era in vita e crebbe ancor di più dopo la sua morte, avvenuta per mano di Carlotta Corday, girondina, che lo pugnalò il 13 luglio 1793, facendone un martire della Rivoluzione. Dati i molti punti discutibili della vita e della carriera politica di Marat, sulla sua figura c'è sempre stata un'ampia divergenza di opinioni, se non discordia, anche circa i fatti stessi. Ecco la ragione di una biografia completa dedicata a uno dei personaggi più controversi e misteriosi della Rivoluzione francese. Marat viene raccontato innanzitutto a partire da ciò che egli stesso ci ha detto di sé negli scritti e nei documenti che ci ha lasciato, analizzandoli criticamente e alla luce di tutte le testimonianze accessibili.