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Affacciata sul Golfo di Taranto, Sibari fu una delle città più fiorenti della Magna Grecia. Traboccante di ricchezze, non tardò ad essere celebre in tutto il mondo greco per il lusso, l'opulenza e il fasto che suscitarono ovunque critica e invidia. Esagerate ricchezze, fasto e indolenza, attirarono su Sibari la Nemesi vendicatrice di ogni eccesso. Se nel tempo e per la prosperità fu la prima tra le colonie achee in Italia meridionale, essa fu anche la prima a sparire. In seguito ad una rivalità fomentata dalla furia di una lunga gelosia, Sibari fu presa e devastata nel 511-510 dagli eserciti di Crotone. In questo volume Geneviève Tabouis racconta la parabola di questo antico popolo e ripercorrendo l'origine, lo sviluppo e la fine di questa famosa città, riesce a coglierne e a restituircene l'essenza.