Bella Italia. Racconti di Vilain P. (cur.) - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
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Bella Italia. Racconti

  • Editore: Gremese Editore
  • Isbn: 9788866921318
  • Categoria: Letterature straniere: testi
  • Traduttore: Muneratto L.
  • Numero pagine: 224
  • Data di Uscita: 27/01/2022
  • Collana: Le girandole
18,00 €
Esaurito

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Dalle peregrinazioni umaniste di Montaigne alle passeggiate fiorentine di Alexandre Dumas, a quelle di Dominique Fernandez e Patrick Modiano per le strade di Roma, l'Italia ha sempre affascinato intellettuali e scrittori francesi di ogni epoca, anche grazie alla vicinanza culturale che unisce i due popoli. Bella Italia è una raccolta di racconti letterari che segue la tradizione dei Grands Tours del XVIII secolo: diciotto scrittori francesi rievocano il proprio legame con il Bel Paese condividendo storie, ricordi, suggestioni. Insieme a loro il lettore percorrerà la penisola da nord a sud, riscoprendo non una sola Italia, ma più Italie, tutte diverse, reali e immaginarie, politiche e romantiche, straniere e familiari, museali e popolari, fraterne e materne, femminili e maschili, ma tutte desiderabili. I ricordi lasciano talora emergere luminose cartoline di vacanze, piccole gioie come il gusto sottile di un gelato al limone, rapidi scorci di viaggi in treno e di storie adolescenziali; evocano la famiglia, la coppia, l'amore spesso, molto più dell'intelletto. Altre volte, si soffermano sulle mille ricchezze italiane e sul modo - sempre intimo e personale - in cui ciascuno degli autori se ne è lasciato travolgere: l'arte, la letteratura, il cinema, il teatro e l'architettura, la musica, la cucina, la lingua. Da ogni pagina affiora l'infinita, nostalgica tenerezza con cui questi diciotto scrittori ricordano la discreta Torino, le troppo poco conosciute Ancona, Ventimiglia, Sanremo, Trieste, e ancora le loro passeggiate nei musei fiorentini, nelle chiese veneziane, per i vicoli di Napoli e le strade della Sicilia, sulle sponde dei laghi lombardi o sugli stretti sentieri di Capri che sovrastano il mare: lì dove le statue di pietra decrepita, all'ombra di un pino domestico o sotto le fronde cadenti di un arancio, lasciano intravedere la possibilità dell'eterno.

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