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Cosa raccontano oggi le vite e le esperienze artistiche di due grandi stelle della danza del Novecento? Carla Fracci e Rudolf Nureyev hanno cambiato la percezione della danza e del balletto in Italia e nel mondo. Il loro incontro è stato un evento deflagrante per la scena teatrale italiana, e qui viene rievocato anche attraverso le testimonianze dei protagonisti e della stampa dell'epoca. Le autrici, con due stili diversi e personali, ricostruiscono innanzitutto l'ambiente culturale in cui questo pas de deux è avvenuto partendo dalla scena del balletto nell'Italia del dopoguerra, e ripercorrono poi - insieme alle tappe artistiche del binomio Fracci-Nureyev - le straordinarie carriere individuali delle due étoiles. Per i lettori più giovani, ai quali il libro è espressamente destinato, il racconto rappresenta l'occasione di conoscere la fervente atmosfera di un periodo, tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento, in cui il balletto si rinnova in una rilettura fresca e attuale del repertorio ottocentesco. Fracci e Nureyev hanno sempre ricercato nuovi personaggi da interpretare e hanno esplorato nuove emozioni nell'incontro con giovani coreografi contemporanei, cosa estremamente rara, fino ad allora, tra le stelle del balletto classico. Intorno al loro legame artistico e personale, si muovono e danzano, nei ricordi e nelle testimonianze, gli altri grandi protagonisti della danza di quegli anni: Erik Bruhn, Margot Fonteyn, Aurelio Milloss, Maurice Béjart, Roland Petit, George Balanchine, Martha Graham, Paolo Bortoluzzi, Elisabetta Terabust, Luciana Savignano e tanti altri.