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La triade narrativa di Lorenzo Spurio (le raccolte di racconti brevi "La cucina arancione" del 2014; "L'opossum nell'armadio" del 2015 e "Le due valigie e altri racconti" del 2018) si apre su mondi inusuali, realtà scaturite da situazioni patologiche oppure in ordine a forme di inerzia e abbandono psicologico, luoghi emotivi dove è il paradosso a fare notizia e accelerare il cedimento comportamentale e attuare mutamenti individuali e collettivi. Con grande maestria, senso critico, impegno e competenza culturale l'autore indaga fenomeni sociali e di costume, facendo prevalere il complesso di quelle funzioni psichiche, caratterizzate da sintomatologie anomale, disturbi della personalità, relazioni interpersonali e atteggiamenti che determinano fenomeni morbosi. Senza mai scadere di tono e con l'uso di un linguaggio mai futile e banale, ma sempre coerente e pertinente al rigore concettuale e alla temperanza, anche là dove le tematiche trattate sembrano assumere caratteristiche suscettibili di connotazioni avverse e dispregiative, Spurio offre al lettore una raccolta riassuntiva, destinata ad enucleare e informare circa la complessità delle reazioni emotive, messe in atto dagli individui...