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"Quante volte Gai, dopo l'allenamento, mi piombava a casa all'ora di pranzo con quattro sconosciuti. Diceva: 'Mariella, questi signori hanno percorso centinaia di chilometri per venire a vedere la Juve ed ho pensato che dovevano pur mangiare qualcosa'". (Mariella Scirea). "Il ricordo più vivo è l'immagine di quando mi portava all'allenamento e alla fine rimanevamo noi due a giocare per un quarto d'ora al Combi". (Riccardo Scirea). "Gaetano torna sempre. Lo penso a ogni esagerazione di qualcuno, ad ogni urlo senza senso. L'esasperazione dei toni mi fa sentire ancora più profondamente il vuoto della perdita. Gaetano mi manca nel caos delle parole inutili, dei valori assurdi, delle menate, in questo frastuono di cose vecchie con il vestito nuovo, come canta Guccini. Mi manca tanto il suo silenzio". (Dino Zoff). Ammetto di essere particolarmente legato al ricordo del primo scudetto. Una gioia immensa e nuova che ha avuto come epilogo una festa in discoteca...