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Il campionato era fermo alla sospensione decretata dalla Federazione del 23 maggio 1915, alla vigilia della dichiarazione di guerra dell'Italia all'Austria-Ungheria. Il campionato si fermava ma il pallone nella Penisola non smetteva di rotolare: a calcio si giocava e si giocò per tutta la durata della guerra. Tornei, campionati minori, amichevoli militari e incontri benefici proseguirono di pari passo con le drammatiche vicende belliche. Dopo i precedenti "Il football dei pionieri" e "1915. Dal football alle trincee" si chiude la trilogia del football dei pionieri con il racconto del football italiano negli anni martoriati dalla Grande guerra, riportando alla luce - tra l'altro - l'attività della Nazionale italiana che in quegli stessi anni disputò diverse amichevoli benefiche della cui esistenza si erano ormai quasi perse le tracce.