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Per la sua terza edizione, la Coppa del Mondo si sposta in Francia, una terra dilaniata da contrasti politici violenti e contraddittori. Gli Azzurri sono chiamati a difendere il titolo conquistato quattro anni prima. E se la vittoria di Roma era stata ottenuta principalmente con il cuore, quella del 1938 è frutto di un'effettiva superiorità tecnico-tattica e della superba capacità atletica dei suoi protagonisti. Non tutto va come previsto, specialmente all'inizio: una difficile vittoria contro la Norvegia e la contestata prestazione contro i transalpini fanno nascere qualche problema di troppo al Commissario Tecnico. Dalla semifinale in avanti, tutto diventa più semplice: prima il Brasile di Leônidas e quindi l'Ungheria di Sárosi sono battute da una Nazionale azzurra ricchissima di inventiva e di goal. Il racconto di quella fantastica cavalcata verso il titolo iridato.