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Si tratta di un'opera che occupa una posizione centrale tra i vari lavori fondamentali di tecnica omeopatica e, a buon diritto, merita un posto privilegiato sulla scrivania di ogni omeopata. Nella 1998, la Società Hahnemanienne de Normandie, ristudiando le Conferenze di Kent, che avevano ormai un secolo di vita, si è resa conto che l'originale, come pure la traduzione francese commentata da Pierre Schmidt, non avevano quasi più diffusione tra gli omeopati, nonostante la loro grande importanza nella terapia omeopatica quotidiana. Da qui sorse il desiderio della Società Hahnemanienne de Normandie di ripubblicare le Conferenze di Kent arricchendole dell'esperienza e delle scoperte scientifiche e omeopatiche di quest'ultimo secolo.