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Durante il periodo di formazione, San Gerardo Maiella ebbe vari superiori, e per lui erano tutti "Parola di Dio", di essi si fidava ciecamente, anche quando il loro invito all'obbedienza era particolarmente oneroso. Era così forte il desiderio di conformarsi a Gesù nell'obbedienza a Dio, che a buon diritto è stato definito stratega della "bella volontà di Dio". Viveva con lucida consapevolezza anche gli aspetti più singolari della propria condizione spirituale: estasi, levitazioni, bilocazioni e prodigi operati, insieme a episodi straordinari di umiltà arrendevole e di generosa carità, diventando un testimone credibile dell'amore di Dio per gli uomini.