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Fra gli studiosi più accreditati e maggiormente esperti del fenomeno dell'avanguardia italiana del Ventesimo Secolo, Nazzaro traccia, qui, un profilo sintetico del Futurismo visto attraverso la molteplicità delle sue manifestazioni di movimento culturale, a partire dai manifesti e dall'organizzazione, conoscenze imprescindibili per valutarne l'incidenza e la traccia lasciata nelle diverse manifestazioni della vita e dell'arte nei primi decenni del Secolo. A partire dalla grandiosa metafora marinettina della "ricostruzione dell'universo" deliniata nel suo manifesto di fondazione, e attraverso un susseguirsi di sintetiche analisi delle figure essenziali che popolano siffatto universo (l'eroe, la macchina, la guerra, il sintetismo e la simultaneità, le parole in libertà ecc.), emergono anche le varie figure dei protagonisti che, col fondatore, hanno contribuito in modo vistoso ad innovare i vari aspetti dell'arte, della poesia, del teatro, della musica ecc., non solo in Italia, ma nel mondo occidentale, da Boccioni, Balla, Carrà, Russolo, Sant'Elia e Depero, a quelle inconfondibili di tanti poeti, come Palazzeschi, Govoni, Soffici, Papini, Cangiullo, Carli, Corra. Alla fine il lettore si troverà difronte ad un fondale molto mosso e affollato di modernità, reali o presunte che siano, fino a toccare lo spazio del postmoderno, col suo evanescente dissolversi nel minimalismo odierno.