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"Chi mi conosce sa che amo definirmi 'rurale'". Inizia così il libro di Anna Livia Marcomeni ed è nell'accezione più profonda di questo aggettivo che si trovano le ragioni che l'hanno spinta a scrivere: 'Rurale' come amore per la natura, [...] come sentimenti e legami che hanno valore di fondamenta e sopravvivono al tempo. Due delle tre parti in cui è diviso il libro ripercorrono le tappe delle sue famiglie di origine: le loro storie di lavoro e di affetti si snodano attraverso i grandi avvenimenti della prima metà del '900 tra dolori, privazioni e sofferenze che non hanno risparmiato nessuno. Un passaggio di testimone che non andrà perduto. È così anche nella terza parte del libro [...] da ricercare [...] l'arte della cucina povera che doveva sfamare con gusto, la preparazione laboriosa destinata a chi si vuole bene, la fatica della cuoca che vuole santificare a tavola i giorni di festa. Ben vengano questi libri. Sono il segno di come la narrazione del passato, filtrata dall'amore, lascia segni profondi che ci fanno migliori.