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Il tuffo nei ricordi di un gruppo di ragazzini che negli anni '60 hanno vissuto l'infanzia in un paesino della pianura spoletina: sono i potti, bardasci e bardascitti che giocano in piazza con i calzoncini corti e con i calzettoni di lana fino al ginocchio e scorrazzano a far la gimkana tra strade piene di polvere d'estate e di buche colme d'acqua in inverno. È una vita semplice la loro, respirata a pieni polmoni in mezzo ai campi ma anche povera. La terra è dura e la vita nel casale ricca di sacrifici, eppure in quel decennio di grandi trasformazioni sociali si respiravano l'ottimismo e la speranza di un boom che si sentiva arrivare anche in periferia dove i valori, i sapori, il calore della vita contadina non verranno mai scalfiti dal tempo.