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Il lavoro di ricerca sviluppa, in una prospettiva storica, il contributo di Vincenzo Gitti agli studi ragionieristici, sia sotto il profilo del pensiero e dell'approccio teoretico che del metodo di rilevazione contabile. Dall'analisi sistematica della produzione scientifica dall'autore, è stato possibile indagare quelli che sono stati i suoi orientamenti all'interno del filone di studi economico-aziendali a cavallo tra fine Ottocento e primi anni del Novecento, all'indomani dell'unificazione del Regno d'Italia. Il periodo storico d'attività di Gitti è caratterizzato a livello nazionale dalla compresenza di due Scuole dottrinali differenti che hanno portato all'emergere di un accesso dibattito teorico e metodico tra i relativi due paradigmi: vale a dire la Scuola Toscana di Giuseppe Cerboni e la Scuola Veneta di Fabio Besta. Si rileva come Gitti ha avuto contatti con l'una e l'altra Scuola nel corso della sua vita e tali elementi assumono peculiare rilevanza nelle caratteristiche del suo contributo scientifico.