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Internet e giornalismo: amore e odio senza fine. Dopo aver sbriciolato i precedenti modelli di business la Rete continua a manifestare però una sete infinita di notizie. Al contempo la stessa rivoluzione digitale sta portando all'agonia il giornalismo. Sotto i colpi dei social network, delle fake news e delle notizie fai da te, il mercato è in caduta verticale. Le imprese editoriali hanno tutte i bilanci in rosso, tagliano gli organici e tentano di guadagnare dai notiziari in Rete i milioni di euro che perdono con i prodotti di carta. Eppure non c'è mai stato un desiderio così forte di informazione e la democrazia stessa è messa in discussione se vincono i falsari e gli imbroglioni. Servono scelte coraggiose, non bastano aggiustamenti e ritocchi. I giornalisti sono chiamati ad essere i protagonisti del rinnovamento. Spesso devono difendere la loro libertà dalle pressioni dei potenti e dagli attacchi delle mafie, ma per riconquistare credibilità e lettori devono assumere un più forte impegno affinché la società italiana conosca verità troppo spesso seppellite sotto cumuli di opinioni e spesso, di menzogne. Prefazione Paolo Mancini.