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La tecnologia e la ricerca sono molto avanzate, il 75 per cento della popolazione ha meno di 35 anni. Le donne divorziano, votano, pilotano gli aerei e sono ricercatrici all'università. No, non parliamo di Stati Uniti o di un'altra nazione occidentale ma dell'Iran. Un paese che tanti non saprebbero collocare geograficamente in modo preciso ma di cui pensano di sapere molte cose. Quasi tutte sbagliate. Tre decenni di informazione manipolata hanno targato come "Stato canaglia" la Persia - che non ha mai dato inizio ad una guerra, accoglie milioni di profughi e combatte l'esportazione dell'oppio dall'Afghanistan - e hanno lasciato in eredità una pletora di luoghi comuni spesso molto lontani dalla realtà. Partiamo da qui: gli iraniani non sono arabi ma ariani. E ne sono molto orgogliosi. E poi, nessuno pensa all'Iran come a un Paese di grattacieli, suv, Internet e smartphone ma è questo che trovereste passeggiando nella parte alta di Tehran o in un'altra delle sue grandi città. L'Accordo sul Nucleare ha riconsegnato un Iran "grande occasione economica" ma soprattutto una nazione e un popolo interamente da scoprire e a noi particolarmente affini per storia e tradizioni. "L'Iran svelato" ha il pregio di condurci per mano alla scoperta di un Paese alle prese con le mille contraddizioni che emergono dal conflitto tra necessità di modernizzazione e regime repressivo. Prefazione di Stefano Polli.