Tab Article
Questa raccolta di sonetti segue a "Il primo Saturno". Ambedue si esprimono nella lingua del popolo di Roma, impropriamente detta "romanesco" di cui esprime al meglio la verve e il gusto di vivere. Rispetto alla precedente pubblicazione in questi versi si accentua il carattere intimistico e nostalgico nel desiderio di una donna a fianco, negli affetti familiari e nel ricordo dei cari scomparsi. Vi affiora altresì uno slancio mistico che porta l'autore a cercare conforto nella religione.