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"Isabella I regina di Castiglia, colei che finanziò l'impresa di Cristoforo Colombo, è un personaggio controverso. C'è chi la considera malvagia e chi vede in lei una santa. Da una parte le è ascritta, non sempre a ragione, la responsabilità di vicende della Storia quali l'usurpazione del trono di Castiglia, l'Inquisizione, la cacciata degli ebrei dalla Spagna, la cristianizzazione forzata dei mori e la schiavizzazione degli indiani d'America. Dall'altra le è riconosciuta una vita di fede e preghiera in difesa della cristianità e le sono attribuiti due miracoli. Questo libro racconta la storia di Isabella e del suo regno, dall'adolescenza alle nozze con Ferdinando d'Aragona, dall'ascesa al trono alle riforme che condizionarono nobiltà, clero e amministrazione dello Stato, dalle guerre contro il Portogallo e l'Emirato di Granada al provvidenziale incontro con Cristoforo Colombo, fino alla morte a soli cinquantatré anni. Isabella di Trastámara, né perfida né santa, vide molto lontano e resta un grande capo di Stato. Gettò le basi dell'impero "sul quale non tramontava mai il sole" e trasformò la Spagna in una potenza europea di importanza primaria. Ultima sovrana del Medioevo, fu la prima dell'Età Moderna, epoche delle quali portò in sé e nel suo regno le luci, esaltandole, e le ombre."