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La strage di Portella della Ginestra è uno dei misteri irrisolti della nostra storia unitaria. L'unica verità, condivisa da tutti, è la colpevolezza del bandito Giuliano: la strage fu voluta da latifondisti, conservatori, monarchici e mafiosi, con il compiaciuto beneplacito dei servizi segreti statunitensi, per fermare l'avanzata dei partiti di sinistra. E Giuliano, killer di mafia, sparò sulla folla, sui contadini, sui militanti socialcomunisti, che si affollavano a Portella per festeggiare la vittoria elettorale alle elezioni amministrative del 20 aprile 1947. Secondo l'autore, se i fatti di Portella avessero avuto genesi, sviluppo ed epilogo come vengono raccontati, la Storia di questo paese avrebbe avuto un'evoluzione diversa da quella che conosciamo. A maggior ragione quella siciliana. Per la redazione di questo saggio, l'autore ha consultato, oltre ai testi accademici, migliaia di documenti militari dell'aeronautica, dell'esercito e dei carabinieri, pubblicando in appendice quelli ritenuti più significativi, per dimostrare che i fatti accaduti possono essere raccontati in modo diverso da quello della storiografia ufficiale.