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Anche l'illegalità possiede un suono. Non è fatto solo di musiche ma soprattutto di parole. Parole che lo supportano, parole che narrano e raccontano le gesta dei cavalieri combattenti del male. Parole che vittimizzano il commettente abusi e illeciti, che lo innalzano a paladino della giustizia, fornendogli anche un aura romantica. Il "suono dell'illegalità" rappresenta un viaggio nel mondo dei significati e dei modi di pensare della criminalità, modi che, senza vergogna e sdegno si infiltrano e si radicano anche nella musica e nelle canzoni. Un percorso che porta alla conoscenza degli strumenti concettuali e simbolici del delinquente e del camorrista. Un percorso che ci mostra "quando il suono diviene una pseudo-arte narrante aberranti gesta trasmutate in idilliache avventure".