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L'Alfetta scivolava silenziosa in quinta marcia lungo il vialone deserto parallelo alla spiaggia con la sabbia marrone per l'umidità. Rivide in quella gelida solitudine invernale la suocera che in quell'estate torrida di molti anni fa scendeva sulla spiaggia per il bagno nella calda brodaglia garantita dal sole allo Zenit. Entrava in acqua con un turbante viola e un costume a gonnellino che s'allargava a dismisura sulle cosce per quell'obesità post-menopausa che non le proibiva una sequenza di mossette leggiadre mentre dall'ombrellone si portava sulla battigia. Uscì dal bollore di quell'estate lontana per la zaffata fredda che gli arrivò in faccia quando Ranieri abbassò il vetro per buttar fuori la cicca...