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La storia di una rivista militante si fa non solo sui contenuti, ma soprattutto rileggendo gli editoriali, il "luogo" cioè dove si annida il pensiero estetico e pratico del gruppo che fa capo ai direttori, i quali aprono orizzonti di lavoro per coloro che intendono partecipare al progetto culturale (Giuseppe Langella). Questo lavoro, all'inizio del ventisettesimo anno di attività della rivista «Atelier», si propone di rimediare alla frammentarietà degli interventi, propri di una rivista letteraria militante che trova nell'attualità la spinta e l'energia di riflessione e di scrittura, e di delineare in modo organico i princìpi che hanno guidato l'opera di studio e di direzione durante questo periodo. Non si intende operare alcun bilancio e neppure tracciare le linee dell'intera attività. Lo scopo va ricercato nella necessità di sistematicità e di organicità di pensiero, maturata su una serie di scelte epistemologiche e critiche, già chiare e distinte fin dal primo numero.